Predisposizione impianto di climatizzazione: errori da evitare e perché deve occuparsene un tecnico specializzato

Predisposizione impianto di climatizzazione: come farla correttamente in fase di ristrutturazione

Durante una ristrutturazione, la predisposizione per il climatizzatore è un’operazione delicata che va progettata da un tecnico del settore, non improvvisata dalla ditta edile. Posizione, diametri, pendenze e scarichi devono essere studiati in funzione dell’impianto futuro per evitare errori costosi.

Quando si ristruttura casa, capita spesso che la predisposizione per il climatizzatore venga affidata direttamente alla ditta edile incaricata dei lavori. Tuttavia, questa prassi è una delle principali cause di problemi futuri. La climatizzazione, infatti, non è un semplice “tubo nel muro”: è un impianto vero e proprio che richiede conoscenze specifiche e calcoli tecnici precisi.

Chi deve occuparsi della predisposizione

La predisposizione degli impianti di climatizzazione dovrebbe essere sempre eseguita da installatori qualificati FGAS, o comunque da tecnici che conoscono le normative e le caratteristiche delle diverse macchine. Gli impiantisti specializzati sono in grado di determinare diametri, distanze massime, pendenze di scarico e posizione ottimale delle unità interne ed esterne.

Affidare la predisposizione a una ditta edile non abilitata significa rischiare un impianto inefficiente o inutilizzabile. I muratori non possono sapere, ad esempio, che un tubo da 1/4 e 3/8 potrebbe non essere adatto per un 18000 BTU, o che una linea frigorifera troppo lunga può compromettere il rendimento della macchina.

Errori più comuni nella predisposizione

Durante i lavori di ristrutturazione, si riscontrano spesso errori ricorrenti che rendono complicata o addirittura impossibile la successiva installazione del climatizzatore, o di fatto, far decadere la garanzia del produttore:

  • Utilizzo di tubazioni con diametri errati rispetto alla potenza e al modello del climatizzatore che si andrà ad installare;
  • Tratte troppo lunghe o con troppe curve, che riducono l’efficienza del sistema;
  • Scarichi condensa mal realizzati, spesso con tubi flessibili di piccolo diametro (tipo D-Flex) che si intasano facilmente;
  • Assenza di sifone di condensa, con conseguente fuoriuscita di cattivi odori provenienti dagli scarichi;
  • Posizionamento errato delle unità interne o esterne, senza tener conto delle distanze e delle quote minime di installazione.

Una predisposizione mal fatta può compromettere definitivamente l’impianto, anche se la macchina è di ottima qualità. È come costruire le fondamenta di una casa senza rispettare il progetto: il rischio di dover rifare tutto è altissimo.

Come progettare correttamente una predisposizione

Una predisposizione professionale parte sempre da un progetto tecnico che considera la metratura degli ambienti, la potenza termica necessaria e la disposizione degli arredi. Le linee frigorifere devono avere diametri adeguati e una lunghezza compatibile con le specifiche del produttore. Anche la pendenza del tubo di scarico condensa deve essere costante e mai in contropendenza.

Le tubazioni devono essere coibentate con materiali idonei, sigillate correttamente e posate in modo da evitare pieghe o strozzature. Infine, è importante che le scatole di predisposizione vengano collocate in punti accessibili, per agevolare futuri interventi di installazione o manutenzione.

5 consigli per una predisposizione a regola d’arte

  1. Affidati solo a tecnici abilitati FGAS e verifica che la ditta abbia reale esperienza nella climatizzazione.
  2. Evita tubi flessibili o troppo sottili per la condensa: usa tubature in pvc ad innesto dove possibile.
  3. Rispetta le distanze e le quote minime indicate dai produttori dei climatizzatori.
  4. Installa un sifone di condensa per evitare cattivi odori e facilitare un eventuale spurgo.
  5. Prevedi sempre un punto di ispezione, in modo da poter intervenire facilmente in caso di manutenzione.

Conclusioni

La predisposizione dell’impianto di climatizzazione è una fase fondamentale e spesso sottovalutata. Non basta “buttare due tubi nel muro”: serve un progetto, serve competenza e serve una visione d’insieme dell’impianto. Un lavoro ben fatto in fase di ristrutturazione evita costi aggiuntivi, rifacimenti e disagi al momento dell’installazione.

Per informazioni o consulenze tecniche sulla predisposizione degli impianti di climatizzazione, visita www.soscasaroma.it.

FAQ sulla predisposizione per impianti di climatizzazione

Chi deve occuparsi della predisposizione per i climatizzatori?

La predisposizione deve essere realizzata da un tecnico o un’azienda abilitata FGAS, non dalla ditta edile, perché richiede competenze specifiche in materia di refrigerazione e impianti.

Quali sono gli errori più comuni?

Diametri errati delle tubazioni, scarichi in contropendenza, assenza di sifone e posizionamento sbagliato delle unità sono tra gli errori più frequenti commessi dalle ditte non specializzate.

Si può correggere una predisposizione sbagliata?

In alcuni casi sì, ma spesso è necessario demolire le tracce e rifare le linee frigorifere o gli scarichi. Ecco perché è meglio affidarsi fin da subito a un tecnico esperto.

Serve un progetto per la predisposizione?

Sì, un progetto anche semplificato permette di pianificare correttamente le posizioni e le distanze, evitando costosi errori strutturali in fase di installazione.

Posta un commento

Nuova Vecchia